Teatro

Erix Logan: 'La magia è dentro le persone'

Erix Logan: 'La magia è dentro le persone'

L'illusionista Erix Logan celebra 25 anni di carriera nella "magia tradizionale" con una innovativa "festa di Capodanno all'insegna della qualità" al Teatro della Luna di Milano. Nell'intervallo, il pubblico brinderà al nuovo anno con spumante DOCG, cotechino e lenticchie.

The Magic of Erix Logan & Sara Maya è uno spettacolo innovativo, frutto di un percorso di ricerca professionale, ma anche personale, con il quale l’illusionista italiano conclude i primi 25 anni di carriera, passando da una magia più “tradizionale” al tentativo di tirare fuori ciò che di magico è già presente nelle persone. Lo spettacolo debutterà, come “banco di prova”, al Teatro della Luna di Milano la sera di San Silvestro alle ore 21.30 (con un’anteprima mercoledì 30 dicembre alle ore 21); replica venerdì 1° gennaio 2016, alle ore 17.

Erix, raccontaci la genesi dello spettacolo.
Si tratta di un percorso nato molti anni fa, che si è sviluppato col tempo: un’evoluzione naturale, professionale e anche personale proprio. Mi sono domandato cosa fosse l’illusionismo: una serie di trucchi per stupire lasciando a bocca aperta le persone, oppure c’è qualcos’altro? Dopo un’accurata ricerca, ho concluso che c’è molto di più del mero conseguire l’incredulità della gente. Ho capito che la magia è dentro le persone e che il mistero inizia dove la conoscenza finisce e che questo limite è personale e variabile nel corso della vita di ognuno. Dunque, lo spettacolo è partito da questa consapevolezza. Abbiamo cercato di andare un pochino oltre a quello che era l’approccio tradizionale all’azione del mago, ottenendo risultati impressionanti. A questo punto, abbiamo unito le forze con il regista Maurizio Colombi, che sicuramente è in grado di osare e sperimentare, il Teatro della Luna ci ha invitati per il Capodanno, e da qui abbiamo deciso di partire con uno spettacolo totalmente innovativo per l’illusionismo: e siccome nulla avviene per caso, questo progetto chiude i miei 25 anni di carriera nella “magia tradizionale”, per sviluppare un percorso esplorativo che punta a tirare fuori la magia che alberga nelle persone.

Sul palco insieme a te ci saranno artisti con un background molto variegato. Su quali abilità avete puntato?
Lo spettacolo si ripropone di andare a ricercare la magia presente intorno ad altre forme d’arte, come la danza, ma anche il mimo, quindi abbiamo cercato ballerine e ballerine non solo bravi, ma anche con capacità interpretative. Infatti sono loro alle prese con le illusioni magiche, all’inizio dello spettacolo, non il mago…
Poi abbiamo i rapper, che sono la reincarnazione, in chiave moderna,  dei cantastorie e menestrelli di una volta: improvvisano testi in rima, piacevolmente ascoltabili, sulla base di ciò che vedono. Abbiamo scelto di non inserire nello spettacolo la giocoleria e l’acrobatica, in questo periodo già troppo utilizzate, soprattutto dal Cirque du Soleil…

Possiamo dire che questo show prevede, in un certo senso, un’interpretazione coreografica della magia e dell’illusionismo?
Assolutamente sì. Ti ringrazio per questa definizione perfetta. Si tratta proprio di interpretazioni coreografiche che si fondono coi numeri magici. Il nostro coreografo, Marco Vesica, ha fatto un lavoro straordinario, riuscendo a percepire l’importanza di tenere uniti i due aspetti. Lo spettacolo è suddiviso in “capitoli” – ognuno dei quali è costituito da un numero magico e da una coreografia, che culminano con un pensiero, ovvero il messaggio che il pubblico può portare con sé a casa.

Dopo il debutto di Capodanno, sono previste alcune date italiane di rodaggio (il 5 febbraio a Bergamo, Teatro Creberg, poi Brescia, Bologna).  Inoltre è già prevista una tournée di 28 tappe in Cina, tra settembre e novembre 2016.